<center>Una cosa di cui non ci rendiamo conto è l'importanza del tempo. Questa cosa preziosa che ci è stata concessa e che, gran parte delle volte, ci lasciamo sfuggire dalle mani così, per noia, paura, codardia, orgoglio.  Pensiamo sempre di avere tempo per fare qualsiasi cosa; rimandiamo al giorno seguente o, addirittura, ad un giorno indefinito, un impegno, un incontro, un confronto.</center><center>Inoltre, dicono che è proprio il tempo che ci aiuterà a risanare le ferite, a darci risposte, spiegazioni. E allora è in quel preciso momento che iniziamo a pensare.</center>

<center>![clock1274699_960_720.jpg](https://files.steempeak.com/file/steempeak/acquarius30/RJgGgv4g-clock-1274699_960_720.jpg)</center>
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<center>*A quando eri piccola e ti bastava un niente per far sì che la tua giornata fosse stupenda, un gruppo di amici, stare all'aria aperta e le risate.*</center>

<center>*Alle volte in cui andavi al fiume in compagnia dei tuoi cugini e dei nonni, ogni lunedì.*</center>

<center>*Alle volte che lei ti ha insegnato come camminare come una vera signorina, libro sulla testa e "petto in fuori, pancia in dentro!" ed i minuti sembravano interminabili.*</center>

<center>*Ad ogni piccolo morso dei suoi cascioni alla zucca, come i suoi nessuno li fa.*</center>

<center>*A tutte quelle volte in cui ti rimproverava perché le tue unghie erano sempre smangiucchiate.*</center>

<center>*A quando prendevo un pennello in mano, dipingevo con le piccole e mi diceva che avevo ereditato questa passione dalla zia.*</center>

<center>*A quando le ho presentato il mio moroso e lo ha adorato.*</center>

<center>*A quando è venuta a vedere la nostra casa, mi ha portato un vaso di fiori stupendi e un sacco di ricordi di famiglia. Ero la prima e dovevo averli io.*</center>

<center>*Alle patatine che ha mangiato con un gusto mostruoso quel giorno.*</center>

<center>*Alle sigarette, quelle sigarette che ci fumavamo di nascosto dal nonno. Al suo portasigarette d'argento, che ora guardo e mi manca vederlo aperto.*</center>

<center>*A quell'ultima sigaretta che abbiamo fumato insieme in cui tu eri triste e io non me ne sono accorta.*</center>

<center>*All'esatto istante in cui il tempo si è fermato quando abbiamo iniziato a cercarti.*</center>

<center>*Alle notti e giorni interminabili prima di trovarti per doverti salutare.*</center>

<center>*Al pacco di sigarette che ti ho lasciato, per sempre con te.*</center>

<center>*A quello che non abbiamo capito, a quello che hai lasciato.*</center>

<center>*Agli occhi del nonno, al suo cuore distrutto, dopo 55 anni di matrimonio.*</center>

<center>**Alla tua assenza in casa.**</center>

<center>Il tempo. Avevamo tempo, ne avevamo tanto ancora. Ma nessuno ha capito, ha ascoltato o guardato. **Eravamo troppo impegnati.**</center>

<center>*All'ultima stretta che non ti ho dato.*</center>

<center>Penso a tutto questo. Penso alla sofferenza che una persona può portarsi dentro, nascondendola bene, dietro un timido sorriso ed un rossetto. A cosa, in quel momento, ti ha fatto pensare che esistesse solo il buio e non più la luce, non più l'affetto dei tuoi cari. Una cosa così grossa da sopportare, contro cui noi non abbiamo retto il confronto.</center>

<center>*Penso al fatto che solo da pochi giorni, so che giorno sia.*</center>

<center>*Alla pioggia di quelle notti.*</center>

<center>*Al freddo.*</center>

<center>*Al fatto che ho visto più gente in quella settimana che in tutta la mia vita.
Alle lettere che ho dovuto rispondere.*</center>

<center>*Alle persone che in giro additano manco avessi la peste.*</center>

<center>*A quelle che pretendono di sapere.*</center>

<center>*A quelle che mi fermano e mi raccontano che il giorno prima tu gli avevi parlato di me, di quanto eri fiera e felice per me.*</center>

<center>Ed ora, come ogni giorno, quando vado a casa tua, mi metto sotto il portico, accendo la mia sigaretta, penso alle nostre chiacchiere, a come fossi la donna più bella ed elegante del paese; vado in cucina, vedo il tuo grembiule e so che sarò io ora a cucinare per tutta la mandria di cugini che siamo. Sai, la piccola un giorno mi ha pure rimproverato su come avevo messo un piatto, ha detto *"se ti avesse vista la nonna, si sarebbe arrabbiata!"*</center>

<center>![porch186402_960_720.jpg](https://files.steempeak.com/file/steempeak/acquarius30/XD6HE9tj-porch-186402_960_720.jpg)</center>
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<center>Ed è in questi momenti che, nonostante la nostra tristezza, **rivedo un pò di te in tutti noi** e allora non importa se quella dannata ricetta dei cascioni alla zucca non me l'hai data, se non li abbiamo mai fatti assieme, perché quando in questi giorni raccogliamo quei sorrisi e parliamo di te, ricordiamo tante cose belle. E questo mi basta, mi basta per pensarti finalmente felice e libera. 
Ora di tempo ne hai quanto ne vuoi. Ora il nostro passa lento e quasi senza senso, ma presto riprenderà a girare, perché la vita non aspetta nessuno, va avanti e se non stai al passo ti lascia indietro.
Noi ci prenderemo il nostro tempo e posso assicurarti che lo vivremo uniti ancor più di prima. Nel frattempo, forse, arriveranno le risposte.</center>