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Pochi istanti e Giacomo divenne una sorta di fotocopia ingigantita di Eveline, con l'unica parte non aderente costituita dalla lunghezza del medicamento non ancora posizionato in loco, la ragazza avvertì chiaramente l'applicatore premere contro la sua "porta di servizio", un bel respiro profondo e....

....il giovane medico fece scivolare il suo attrezzo nell'apertura principale, disorientando parzialmente la ragazza.

"Ero pronta a ricevere una suppostona...."

"E chi l'ha detto che sarà una botta e via?!?!"

"Ah, volevo ben dire..."

Giacomo incominciò ad accelerare il ritmo e la potenza del suo operare, contando sulla grande collaborazione della paziente, la cura era molto efficace e gradita, finché il principio attivo venne inoculato profondamente, con profondi zampilli, pochi secondi di godimento e mantenimento della posizione, quindi il dottore estrasse l'erogatore ancora carico e pronto per procedere rapidamente alla medicazionale rettale, la pressione costante ebbe ben presto ragione del più stretto passaggio, il primo raggiungimento della totale introduzione venne sottolineato dalla paziente con un grande inarcamento della schiena, il dottore ne approfittò per controllare i seni, prendendoli nelle mani accarezzando dolcemente i capezzoli, ma la passione prese il sopravvento e ben presto le forti dita scesero lungo i fianchi, afferrandoli saldamente per elevare il più possibile la forza di pompaggio, con una nuova sconvolgente somministrazione di prezioso liquido curativo.

Questa seconda prestazione lasciò i due amanti momentaneamente senza forze, erano ancora intimamente legati dall'erogatore ancora perfettamente inserito nello stretto orifizio, ripresero fiato accarezzandosi reciprocamente, entrambi avidi del contatto con l'altrui corpo.

"Senta dottore, mi sento meglio, ma non vorrei che la febbre ritornasse a farmi visita, preferisco di gran lunga le sue cure preventive..."

"Mi fermerei volentieri, ma fra non molto rientrerà tua madre, sarà meglio iniziare a rivestirci".

"Mia madre va a dormire da un'amica, non vorrai lasciarmi da sola in questa casa in preda a chissà quali misteriose e pericolose malattie..."

Giacomo guardava meravigliato la spregiudicata ragazza, aveva pensato proprio a tutto, era impossibile resisterle...

"Assolutamente, non mi perdonerei mai che lei dovesse stare male a causa della mancanza di cura e asdistenza".

"Ecco, bravo, lo sa che sta iniziando a bruciarmi anche la gola, cosa mi consiglia??"

"Mah, un po' di sciroppo miracoloso??"

"Vedo con piacere che lei è un medico attento alla salute dei suoi pazienti, quando pensava di darmi la medicina??"

"Guardi, inserisca lo strumento nel cavo orale, per agevolare la ricarica, ci vorrà un po' di tempo", ma la ragazza aveva già saldamente in mano la situazione, anzi, in bocca per la precisione, pochi sapienti tocchi fecero dire al medico...

"Mi scusi, se fa così non ci vorrà molto...", ed accarezzò dolcemente i capelli della ragazza, non riuscendo a trattenersi dal dirle "Sei un sogno ad occhi aperti".


    

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