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Il vetro si abbassò, quel tanto che bastava per sentire le parole dell'uomo, Giacomo iniziò a parlare immediatamente..

"Non mi hai fatto finire il discorso, andandotene prematuramente, capisco il fatto che ti sei sentita attaccata, ma te lo potevi anche aspettare, per come è terminato il nostro rapporto, me la dovevi concedere una certa replica", "No, no, fermo", disse un attimo la donna, "No, hai ragione, ma non ce la facevo....sto troppo male, sto troppo male, mi vergogno..."

"Vergognarti?? E' finito il tempo della vergogna, ormai sono passati tanti anni, tante cose sono successe, tanta acqua è passata sotto i ponti, per cui ha senso rimanere ancorati su quei discorsi?? No, la vita va avanti, a volte di traverso, a volte per il verso giusto, ma va avanti, per te, per me, per tutti, poi si raccoglie quello che si raccoglie, sono per certi versi ancora incazzato a morte con te, provo qualcosa che assomiglia un po' all'odio, ma è tutto molto confuso, o forse no, forse non è neanche odio, è distanza, disgusto, per quello che è stato e per quello che sarebbe potuto essere, forse proprio per quest'ultimo fatto che ho preso una decisione, che ti stavo appunto dicendo, ma non mi hai fatto finire, andandotene anticipatamente, ora mi concedi di terminare tutto quanto??"

Eveline lo guardò, ormai totalmente bagnato, gli offrì di entrare in macchina....

"No, rimango qui, non sarà una lunga chiacchierata, due concetti e stop, sarà game over per sempre..."

Sguardo a terra, lungo sospiro, Eveline sollevò il capo e disse un sintetico "Dimmi".

"Saresti anche qualificata per questo lavoro, avresti anche le carte in regola, ma non me la sento di assumerti, non ce la faccio, non posso, pensarti a lavorare per me non la devo possibile come ipotesi, mi dispiace, sono fatto così, se una cosa non la sento, non la concepisco, non la faccio, e non la concretizzo, essendo mia la decisione dico già no alla tua assunzione".

Gli occhi di Eveline si stavano riempiendo di lacrime, non aveva senso trattenerle, in fondo si conoscevano abbastanza, anche se durata pochi mesi, la loro storia d'amore era stata piena e totalitaria, completamente presi uno dall'altra e viceversa, ragion per cui ricominciò il pianto e semplicemente annuì.

"Alza la sbarra", ordinò il capo al vigilante, che rientrando nel gabbiotto schiacciò il pulsante di apertura, ma con un balzo felino Giacomo si mise davanti al muso della Opel Corsa di Eveline, avanzando la mano destra in segno di stop....

"Fermati ancora un attimo, ho un'ultima cosa da dirti, vorrei solo fare appello alla tua memoria, e riportarti a quel bellissimo giorno, in cui ti presi in un certo senso gioco di me, quando fingesti tutto quanto, in quel pomeriggio di apparente studio collettivo, che rimanemmo da soli, per passare poi all'altra grande finzione, quella della cena con il tuo nuovo amichetto di turno, vedo che ricordi tutto quanto, del resto penso sia impossibile dimenticarlo, bene, diciamo che oggi ho fatto una specie di remake, perché ho voluto vederti annaspare ed anche un po' soffrire, ho voluto metterti in difficoltà, prendermi gioco di te, ma su una cosa sono stato serio, dannatamente serio, sul fatto che non ti assumerò assolutamente, non lavorerai mai per me, per un motivo semplicissimo, perché tu, se vuoi, hai un altro modo di far parte della mia vita, l'unico modo possibile, quello di essere al mio fianco, ma non nell'azienda, nella vita..."

Eveline sgranò gli occhi, aprì la portiera, scese dalla vettura, ponendosi davanti a Giacomo, guardandolo solamente negli occhi, immobile e in silenzio, al punto tale che l'uomo le chiese se avesse perso la parola, in tutta risposta si alzò in punta di piedi ed incominciò a baciarlo, appassionatamente, intensamente, finché dopo un tempo imprecisabile Giacomo la staccò un istante...

"Ehi, ci stiamo bagnando tutti e due, se poi ti prendi un'influenza..."

"Mi misurerai la febbre con il tuo termometro..."

Ormai da un decennio a questa parte Eveline ha una salute cagionevole, e Giacomo è ***costretto*** a ***provargli costantemente la temperatura***......

Fine