Grazia aveva prenotato un palchetto per sei : lei e il marito, poi rimpiazzato da Chiara, una delle più care amiche di entrambe le sorelle, Mariangela, col marito Lorenzo e infine Lavinia, l'amica pianista un po' sciroccata con un accompagnatore dal mitico nome di Ermes. 
Mariangela era una donna molto spiritosa, spesso su di giri, ma a volte stranamente depressa. Suo marito l'adorava. Ingiustamente, pensava Chiara, dato che il vero motivo dei suoi cambiamenti di umore era semplicemente il fatto che aveva un amante. Lei stessa l'aveva confidato a Chiara, pregandola di non dirlo a nessuno e lei aveva tenuto il segreto, ma più che altro per pudore. Si vergognava della sfrontatezza dell'amica, le dispiaceva per Lorenzo e per la loro bambina di appena quattro anni. 
Tutto sommato era preferibile Lavinia. A trentaquattro anni, certo non le erano mancate le esperienze, ma non si era mai sposata e viveva le sue storie con un'invidiabile leggerezza, incurante delle critiche di una piccola città e della ferocia della piccola borghesia, in quegli anni pervasi dal "comune senso del pudore". 
Lavinia era simpatica, divertente, dissacrante. Aveva soprannominato Chiara "la Marcolfa", che poi non si sapeva bene cosa significasse. Forse, pensava Chiara, era per sottolineare la sua imbranatezza e la modestia che la paralizzava. 
"Marcolfa! Ma come sei elegante stasera! Un bijoux. Vero, Ermes, che la mia amica è una delizia?". 
Il giovane, un bell'uomo sui trentacinque, elegantissimo in un completo scuro, accenno un sorriso e un inchino di approvazione. 
"Certo - disse - La signorina Chiara è incantevole"
"Ecco, lo vedi, Ermes, a me non l'hai mai detto! Forse non pensi che anch'io sia incantevole? "
L'uomo sorrise, ma non rispose. 
"Signor Ermes - esordì Mariangela - Ma lei è di Grosseto?"
"No, signora - rispose lui. Vengo da Terni, mi sono trasferito da poco, perchè ho avuto una promozione. Lavoro in banca, sa, per fare carriera è necessario spostarsi"
"E come vi siete conosciuti con Lavinia?"
"Lei è cliente della banca e abbiamo fatto amicizia. Stasera è stata tanto gentile da invitarmi ed eccomi qui, con grande piacere"
Uhm, pensò Chiara tra sè, amicizia... Conoscendo Lavinia... E poi, in effetti, era proprio carino il bancario. Somigliava un po' a Tyron Power. 

(continua) 

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