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Fabrizio varcò nuovamente la porta del bagno, spingendola naturalmente verso l'interno, ma quando si aprì completamente lo spettacolo si rinnovò ai suoi occhi, il sedere della ragazza era ancora più visibile, il vestito era caduto ai suoi piedi, indossava solamente una leggera e minuta canottiera, che lasciava vagamente intravvedere un aggraziato e arrapante seno...

La ragazza lesse il profondo stupore nell'espressione del viso dell'uomo, ma questa volta lo prese per un polso, tirandolo dentro alla piccola stanza, richiuse la porta guardandolo diritto negli occhi, e molto focosamente gli disse....

"Dai, fammi vedere se la prima cosa che farai sarà quella di sculacciarmi....", appoggiandosi al lavandino gli porse le scultoree natiche."

"Gaia!!!!"

"Sì amore, sono io!!!", rispose la ragazza lanciandosi sulla bocca dell'uomo, che corrispose istintivamente un appassionato bacio.

Dopo un lasso di tempo imprecisato, si divisero un attimo, per guardarsi negli occhi, il primo a rompere il silenzio fu Fabrizio...

"Amore, ma, ma, come hai fatto??"

"Era tutta una messa in scena, tutto un piano per farti una gigantesca sorpresa, vedere la tua espressione di stupore è stato il miglior premio per quello che avevo studiato attentamente, con la complicità di Beatrice, che è la mia amica che mi ha accompagnato, ti è piaciuto lo scherzo?!?!"

"Mi piace adesso che sei qui, mi sembra un sogno, ma pure la tua voce è diversa, ancora più bella..."

"Ci ho pensato fin da subito, sapevo e speravo un giorno di incontrarti, ho studiato un po' di dizione, sono ancora brava a modificare la mia voce, ma spesso utilizzavo un fazzoletto, per filtrarla ulteriormente, il risultato finale ha ricompensato tutti i miei sforzi, non pensi?!?! L'idea della bronco-polmonite poi è venuta a Beatrice, una vera figata!!"

"Ti trovo in forma splendida, sei davvero un gran pezzo di figa, fatti vedere un po'...", chiese l'uomo alla sinuosa amante, dotata di un corpo veramente armonioso e sensuale, due snelle gambe, che si univano per formare un culetto da mille e una notte, una fighetta leggermente depilata, che lasciava intravvedere un arrapantissimo clitoride, due tettine con i capezzoli eretti che puntavano forte contro la canottiera, un viso angelico e birichino, che nascondeva parzialmente la grande voglia della donna, desiderosa di essere finalmente posseduta dal suo uomo, e due occhi che non vedevano che lui...

"Aspetta, che dico alla mia amica che abbiamo bisogno di un attimo per noi", si distaccò brevemente da Fabrizio, aprendo leggermente la porta del bagno disse la cosa a Beatrice, che replicò per le rime...

"Se volete vengo anch'io lì con voi.."

"Ti piacerebbe eehhh, porcona che non sei altro, lui è tutto per me, entra e chiudi a chiave il negozio e sta a cuccia lì, questo favore me lo devi!!"

"Uffa però, non me ne va mai bene una...."

Gaia richiuse delicatamente la porta, ma Fabrizio le chiese di fermarsi, andò velocemente dietro al bancone e prese uno sgabello, lanciò uno sguardo d'intesa a Beatrice/Lucia, dopo di ché ritornò nell'angusta stanzetta, in ogni caso più che sufficiente per realizzare quello che gli passava per la testa....

"Cosa vuoi fare con quello sgabello??"

"Non preoccuparmi, nulla di pericoloso per te, amore mio..."

Gaia era meravigliosamente nuda, indossava solamente quella canottiera leggerissima e aderentissima, dalla quale spiccavano in quel momento i capezzoli turgidi e duri, Fabrizio mise lo sgabello contro al muro, fece salire la ragazza sopra, fece appoggiare i piedi sulle sue spalle scendendo a baciare delicatamente il suo sesso, slinguazzando dolcemente qua e là, i primi mugolii di piacere non tardarono ad arrivare, poi, sempre lentamente, risalì fino al suo viso, nel frattempo aveva estratto il membro, con movimenti esperti e consumati sfregò un paio di volte il glande contro la fessura, già abbondantemente madida di umori, per passare a una progressiva penetrazione, finché l'asta non fu completamente inghiottita dall'accogliente fichetta di Gaia, si fermò, gustandosi il momento, pulsando dentro di lei finché incominciò a baciarla, una, due, tre volte....

"Dimmi che non è un sogno, dimmi che è reale, dimmi solamente che sei mia..."

"Sono tua, ora, domani, dopodomani, sempre, finché lo vorrai, anche distanti io sarò sempre con te, ricordalo, ti amo Fabrizio, ti amo sul serio, ma adesso fammi tua, è da tempo che aspettiamo questo momento, fallo amore, fallo, inondami con il tuo caldo seme, riempi la mia fessura, che vuole sentire il vigore del tuo uccello, vai amore, vai...."

Fabrizio iniziò a stantuffare con vigore crescente la meravigliosa fichetta di Gaia, due punti di unione, i loro sessi e le loro bocche, non si staccarono mai, sempre così, intimamente uniti e saldati in quel doppio appassionante punto di contatto, l'emozione saliva, con i respiri affannosi, l'uomo si preparava a riversare dentro di lei tutta la sua fluida consistenza, e Gaia era pronta, le potenti bordate avevano fortemente stimolato il suo clitoride, uno squassante e sconvolgente orgasmo li travolse, rimasero in quella posizione per qualche tempo, finché si staccarono leggermente, rimanendo uniti nel punto centrale, per guardarsi negli occhi, Fabrizio accarezzava il suo viso, le sussurrava ripetutamente "ti amo", baciandola sul collo, leccandogli i lobi delle orecchie, lei rispondeva "anch'io, anch'io amore, ti amo anch'io"....

Continua...