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Dopo la partecipazione alla seconda edizione della Rimini-San Marino ci fu un triste fatto, una domenica mattina estiva non andammo a correre, era molto caldo, mio fratello andò a fare ugualmente un allenamento al parco ma al suo ritorno a casa lo attendeva una sgradita sorpresa, che avrebbe pesantemente condizionato la sua esistenza per diversi mesi...

Due carabinieri in divisa, con un mandato di ritiro della patente immediato, e l'obbligo di risostenere l'esame di guida, in seguito a quel fatale incidente di cui parlai alcuni mesi fa in altri post, un vero colpo basso, non so chi firmò quella misura restrittiva, ma procurò non pochi problemi a livello lavorativo e sportivo a mio fratello, in quanto fu costretto a farsi accompagnare sia sul lavoro sia alle gare podistiche, ma mentre per quello che concerneva gli impegni lavorativi riusciva a rimediare bene o male, alle gare podistiche divenne rapidamente un serio problema...

Tra la depressione per il provvedimento subito (tra l'altro essendo innocente doppiamente doloroso..), tra le espressioni di insofferenza di chi ci dava un passaggio (ex-parenti acquisiti di merda..), dopo un paio di gare effettuate in quelle condizioni la voglia di correre andò a farsi benedire, iniziando una pausa abbastanza prolungata perché ci fu l'infelice parentesi calcistica ed il raggiungimento della maggiore età, per cui ero tutto preso dalla guida delle vetture che mi capitavano a tiro, principalmente quella di mia mamma e quella di mio fratello.

Quando una passione ti scorre dentro, non puoi fare finta per tanto tempo che non esista, e così, quasi per caso, nell'autunno del 1985 andai a comprare un paio di scarpe da running, riprendendo a fare qualche allenamento in scioltezza.

Di lì a ricominciare a frequentare il clima delle competizioni podistiche il passo fu relativamente breve, il ricordo più nitido che ho è quello di una corsa caratteristica, di una quindicina di km su e giù per i colli sovrastanti Cesena, percorso decisamente impegnativo ma ricco di fascino, con arrivo dentro il mitico Ippodromo.

Mio fratello si offrì ripetutamente di correre al mio fianco, dopo tanta insistenza acconsentii, avevo capito che ci teneva particolarmente, ritmo molto blando, il tempo finale fu di poco superiore all'ora e 17 minuti, un passo di circa 5 minuti e 10 secondi al km, non male per essere in piena ripresa agonistica, ma decisamente più alto rispetto ai tempi di 4 anni prima, pur se più giovane ma più allenato.

Ormai l'ascia di guerra era stata dissotterrata, non rimaneva altro da fare che provare a ritornare in forma, e ritoccare i personali su alcune specifiche gare, che avevano un'indiscutibile fama e rinomanza.

Continua...

Foto di mia proprietà, scattata con il mio cellulare, tanto per cambiare piove anche oggi, e fa pure freddino, non si può fare altro che pazientare...



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