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Il cervello è l’organo principale del sistema nervoso centrale:  tutti ne abbiamo uno, più o meno grande, e più o meno attivo, a secondo dei casi o delle circostanze. 

Probabilmente, giuste o sbagliate, abbiamo ricevuto tante informazioni in merito e su di esso, almeno una volta nella vita, ciascuno di noi ha pronunciato o ha sentito almeno una battuta:

> * Sei proprio senza  _cervello_!
> * Stasera mi va in fumo il _cervello_.
> * Giovanni è il _cervello_ del gruppo.

Come è noto un po' a tutti, il cervello è l’elemento fondamentale della nostra esistenza; non si può vivere senza attività cerebrale, e qualsiasi essere vivente capace di effettuare dei movimenti dispone di un cervello; oltre alle azioni motorie  è responsabile del linguaggio, della memoria e della _traduzione_ degli stimoli percepiti dai cinque sensi.

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## Il risparmio di energia

Accanto a queste fondamentali caratteristiche, diversi studi hanno evidenziato anche un’altra importantissima funzione del nostro organo principale, quella che lo vede come uno straordinario risparmiatore di energia.

Secondo uno studio portato avanti dai ricercatori dell'Università di **Glasgow**<sup>**[1]**</sup>, pubblicato sul _Journal of Neuroscience_, il cervello proietta al suo interno le immagini che si aspetta di vedere, ancora prima che le stesse si manifestino effettivamente davanti agli occhi. 

Se per esempio stiamo per aprire la porta di casa, avremo già una raffigurazione mentale di quello che andremo a scoprire, ancora prima che ciò accada davvero; questo permette al cervello di consumare meno energia nell'elaborazione dello stimolo visivo. 

La questione, detta _codifica predittiva_, è stata trattata nello specifico dal Dott. **Lars Muckli**:

> ...ecco perché a volte non si nota qualcosa di diverso in un ambiente familiare: il tuo cervello sta vedendo ciò che si aspetta di vedere, piuttosto che ciò che è effettivamente lì...

In altre parole, a differenza di una macchina che, per portarci da un punto A ad un punto B, ha sempre bisogno di essere messa in moto anche se conosciamo a memoria il tragitto, il cervello può raggiungere determinati obiettivi praticamente in una modalità _stand by_:

> Il cervello si aspetta di vedere le cose e in realtà ha bisogno solo di confermarle di tanto in tanto...

Se ne deduce che appena può, la nostra materia grigia, prova a riposarsi: perché codificare degli stimoli sensoriali quando possiamo semplicemente richiamarli alla mente? E allo stesso modo ci si può chiedere: perché pensare e adottare comportamenti diversi, quando seguire la _routine_ fa risparmiare tanta fatica?

## La creazione delle abitudini

In questo scenario si comprende perché molti di noi, pur senza rendersene conto, smettano in qualche modo di pensare e  si affidino in maniera quasi totale alle proprie abitudini.

Quando si impara qualcosa di nuovo, l’informazione viene salvata nella corteccia cerebrale e, a seguito di diverse ripetizioni, l’azione imparata diventa _routine_:

* _Cominciando a guidare la macchina, all'inizio tutto sembra difficile: bisogna prestare attenzione ai pedali da schiacciare, al momento giusto per cambiare le marce, alla corretta posizione delle mani sul volante, e alla regolare tenuta di strada. 
Tuttavia, una volta presa confidenza con queste tecniche, le stesse risultano venire quasi naturali, e ci si può permettere di godersi la guida in maniera rilassata. Il cervello ha imparato le azioni corrette, e non ha più bisogno di consumare troppa energia per metterle in atto, essendogli sufficiente richiamarle all'occorrenza._

L'esempio dell'automobile è chiarificatore di come si forma un'abitudine. Se ci pensiamo attentamente probabilmente scopriremo che tendiamo, più o meno, a fare sempre le stesse cose:  ci sarà infatti chi al mattino fa la doccia prima di lavare i denti, chi si alza e fuma una sigaretta dopo il caffè, chi invece non si siede a fare colazione prima di aver fatto un po' di ginnastica. 

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Il ripetersi quotidiano di piccoli gesti fa in modo che il nostro cervello crei un'informazione registrata come abitudine: in questo modo, al mattino, non dovrà più pensare alle azioni da compiere e potrà astenersi dal partecipare al processo decisionale, abbandonandosi alla sua innata pigrizia semplicemente richiamando la serie di azioni precedentemente registrate.


## Conclusioni

Se da un lato tutto questo può essere visto in maniera assolutamente positiva, i problemi nascono quando le abitudini, consolidate dentro di noi, non sono da ritenersi corrette.

Nel libro _La dittatura delle abitudini_<sup>**[2]**</sup>, **Charles Dhuigg** spiega chiaramente quanto sia difficile intervenire su abitudini consolidate nel tempo, a causa della possibile _ribellione_ che il nostro cervello metterà in atto, se chiamato di nuovo ad una _fatica_ messa nel cassetto.

Vi siete mai chiesti perché tutti i _fast-food_ della stessa catena abbiano lo stesso arredamento e i dipendenti, vestiti tutti alla stessa maniera, tendano addirittura a parlare con il medesimo tono della voce?

Gli esperti di _marketing_ hanno scoperto il trucco: aprire la porta e trovare esattamente quello che ci si aspetta è decisamente appagante per le teste pensanti dei clienti, che possono permettersi di diventare _non pensanti_. 

Per lo stesso motivo, molte persone preferiscono andare in vacanza per quarant'anni nello stesso posto, piuttosto che abbandonarsi a viaggi diversi e a nuove esperienze. Perché scegliere luoghi e persone nuove, quando sappiamo già dove andare a comprare il giornale in modalità automatica?

Siamo schiavi delle nostre abitudini quindi?  Probabilmente si, ma adesso lo sappiamo, e possiamo porre rimedio.

Mandare in _tilt_ il _pilota automatico_ potrebbe non essere facile, ma con alcuni piccoli accorgimenti il compito potrebbe anche essere meno gravoso:

* _Vogliamo smettere di fumare? Proviamo ad abituarci a fare altro nei momenti in cui la sigaretta ci chiama, come dopo un pranzo o dopo il caffè, per esempio andando a correre._

* _Cerchiamo di metterci a dieta? Lasciamo la sera, prima di andare a dormire, della frutta lavata e sbucciata accanto alla tazza della colazione al posto della merendina._

* _Non riusciamo a dormire bene? Diamoci la regola di spegnere il telefono alle 22 in punto, un'ora prima di coricarci._

E voi, avete delle abitudini che volete perdere? Volete provare a modificare alcuni percorsi automatici della vostra mente? Scrivetelo nei commenti.

Grazie per la lettura.


## Fonti

**[1]** https://medicalxpress.com/news/2010-03-future-brain-energy.html

**[2]** **Charles Dhuigg**, _La dittatura delle abitudini_, Ed. Corbaccio, 2012

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