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Sesso e bicicletta a parte, il resto della vita di Claudio non era poi così male, in quanto era riuscito insieme a Marina a realizzare un luogo di ritrovo molto in voga, grazie alla sua sapiente supervisione ed affiancamento alla donna, soprattutto da quando aveva incominciato a delegare molti compiti ai suoi assistenti della zona al mare, concentrandosi maggiormente sul bar-ristorante della compagna, diventando un vero punto di riferimento all'interno del locale per la sua straordinaria duttilità lavorativa, era al tempo stesso barista, ristoratore, aiuto cuoco, DJ, uomo delle pulizie, insomma un superbo jolly tuttofare, che si adattava a ricoprire qualsiasi ruolo necessitasse.

Da punto di vista prettamente familiare, Claudio era sempre stato categorico, in quanto era chiaro che i 2 ragazzi della sua compagna avevano una madre ed un padre, che non era lui, era l'ambiguo Franco, ed anche quando la mannaia della legge si abbattè finalmente sulla testa della carogna, condannandola a ben 13 anni e 6 mesi per usura ed associazione a delinquere di stato mafioso, lui tenne sempre a precisare che Franco era e rimaneva la figura principale maschile della loro vita, anche se i ragazzi sapevano perfettamente che potevano contare e fare affidamento assoluto solo sulla sua persona, per loro si sarebbe gettato nel fuoco, complice anche la mancanza di figli naturali, per cui li sentiva, in senso lato, come suoi diretti discendenti, anche se non lo diceva mai apertamente.

Si potevano, a tutti gli effetti, definire una famiglia benestante, potendosi permettere di riposare nella stagione fredda e concedersi un paio di vacanze esotiche all'anno, la situazione sessuale della coppia migliorava leggemente durante il periodo di villeggiatura, non tanto ma almeno si raggiungeva il confine della decenza, Marina era un po' più disponibile e si concedeva con più disinvoltura, nulla a che vedere con quello che era stata in un passato nemmeno troppo arretrato, ma almeno non si faceva desiderare più di tanto.

Un nuovo problema si presentò a Claudio, che inizialmente non fece caso a questo fatto, non riuscendolo a collegare a nessuna fattispecie in particolare, ma vista la sospetta cadenza il ragionamento avvenne in maniera quasi automatica...

Dopo aver avuto un rapporto, Claudio si svegliava la mattina seguente con gli slip bagnati da qualche goccia di liquido seminale, solo ed esclusivamente il giorno seguente, la situazione venne controllata per mesi, vista anche la scarsa frequenza degli accoppiamenti, per cui l'uomo decise di andare dal medico di base per esporgli il problema.

In compagnia di Marina andarono dal dottore, espose esaustivamente il problema, ed il consiglio del medico fu quello di sottoporsi ad ulteriori accertamenti, prescivendogli una visita specialistica con ecografia transrettale prostatica, visto anche il suo problema d'infertilità, ma non si limitò a questa indicazione, consigliandogli vivamente di riprendere a fare del movimento fisico, il peso, il consumo di alcol, lo stress ed una certa famigliarità non erano degli elementi da sottovalutare del suo profilo personale.

C'era da aspettarselo che fosse necessario un approfondimento, soprattutto per il *problemino di contenimento*, dopo un paio di settimane si liberò anticipatamente un posto prenotato, per cui Claudio si presentò all'appuntamento medico, questa volta in solitaria, a causa di un impegno famigliare di Marina.

"Un tempo avrebbe fatto carte false pur di essere al mio fianco, pazienza", rifletteva mentalmente Claudio, che non fece nessuna pressione per avere al suo fianco la compagna, anche perché preferiva, in un certo senso, essere da solo, per poter liberamente fare delle domande all'equipé medica.

Si presentò in perfetto orario nel reparto di Urologia, ritrovando la dottoressa che lo aveva seguito tanti anni prima, facente parte dell'insieme dei medici che seguirono la sua degenza ospedaliera dopo l'incidente stradale con Franco.

"Buongiorno Dottoressa, è un piacere ritrovarla".

"Buongiorno Claudio, un piacere anche per me, venga pure, si accomodi".

Dopo una dettagliata anamnesi, la dottoressa invitò Claudio a sfilarsi i pantaloni e gli slip, lo fece sdraiare, chiedendogli di raccogliere le gambe al petto.

"Lo sa come si svolge la visita?"

"Certo, ho letto qualcosa sulla rete, proceda pure."

La dottoressa si infilò i guanti monouso, lubrificandosi l'indice e il pertugio posteriore del paziente, e delicatamente si addentrò nella cavità anale, perlustrandola minuziosamente, constatando la mancanza di qualsiasi apparente ostacolo all'ecografia transrettale, procedette con il vero e proprio esame.

"Questa frase sarà un po' più fastidiosa, non dolorosa ma potrebbe essere spiacevole, le chiedo di coricarsi sul fianco destro, sempre tenendo le ginocchia al petto, si rilassi, le applico una pomata anestetizzante, che limiterà ulteriormente il suo disagio."

Una decina di minuti e l'esame terminò, la dottoressa era molto brava nel manovrare la sonda rettale, Claudio le manifestò il proprio compiacimento per la ridottissima invasività riscontrata.

Congedandosi con il paziente, la dottoressa gli comunicò che in meno di una settimana sarebbe stato pronto l'esito, fissandogli prontamente un appuntamento per il successivo consulto.

Claudio ripensava all'esame da poco effettuato, la dottoressa era stata davvero un angelo, mani e tocco da fata, ma aveva avvertito tantissimo la mancanza della compagna, che non sarebbe mai mancata per nessun motivo al mondo in passato, mentre ora non era assolutamente certa la sua presenza in diversi aspetti della sua vita, avvertì una spiacevole sensazione di gelo nell'anima.

Aprendo la porta di casa non trovò nessuno ad attenderlo, Marina era a casa della figlia, sarebbe rientrata per cena, capiva perfettamente la situazione anche se non poteva fare a meno di provare un profondo disagio, non era nulla di ché, ma ritrovarsi nuovamente solo ad aspettare il rientro della compagna gettava un velo di tristezza in lui, era inutile negarselo, la solitudine iniziava, all'inizio timidamente, poi in maniera sempre più estesa, ad essere una componente rilevante della sua vita, con le sue tinte dai grigi e monotoni colori, doveva essere un piacere lo stare insieme, non sempre era convinto che così fosse anche per Marina, considerando soprattutto gli ultimi anni di vita...

Continua...