Hai ragione! Ma tutto il mondo è paese, mia mamma è originaria di un piccolo centro della Sicilia,  in cui, almeno fino a qualche anno fa', si conoscevano tutti fra di loro. Io ero sempre un'estranea, perché mia madre si trasferì a Palermo da giovanissima e in paese non mi conosceva nessuno. Questo era un bene, per me, ma anche un male, perché mi scrutavano tutti come cani da tartufo, chiedendosi sempre chi fossi. Le vecchiette più audaci, mi afferravano e mi chiedevano: *"E tu? A cu' apparteni?!?"*, l'alternativa siciliana al tuo *"Di chi si lu fijii tu?!?”*.
Non riuscivo a tollerarlo, ma condivido l'intervento di @suryavoice: nei piccoli centri non esiste l'intimità, la segretezza, ma l'antifurto vive sempre seduto su una sedia, vigile e costante, con occhi a cui non sfugge nulla e con sfacciata invadenza. Quello stesso antifurto però fa anche da lingua della condanna, facendo correre veloci i pettegolezzi.
La comunità diventa una famiglia allargata che può essere contemporaneamente protettiva e soffocante, lo immagino bene. 

Mi spiace per queste situazioni, fuggi! XD